miércoles, 14 de septiembre de 2011

nota

LA SCOMPARSA

Addio a Andy Whitfield
Spartacus sconfitto dal cancro

E' morto a soli 39 anni il protagonista della prima stagione della serie tv "Spartacus - Sangue e Sabbia", in cui l'attore gallese naturalizzato australiano interpretava il famoso guerriero trace diventato gladiatore


È morto a soli 39 anni dopo 18 mesi di battaglia contro il più insidioso dei nemici. Un cancro ha stroncato la vita e la carriera di Andy Whitfield, il più recente Spartaco televisivo, protagonista della prima stagione dell'omonima serie prodotta da Sam Raimi per Starz, una versione delle vicende dei gladiatori di Capua in chiave graphic novel (e totalmente infedele alla storia), che tanti telespettatori ha appassionato anche in Italia.

Whitfield, a cui era stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin nel marzo del 2010, aveva abbandonato la serie poco prima dell'avvio delle riprese della seconda stagione, costringendo la produzione, fermamente intenzionata ad aspettarlo, ad approntare in fretta e furia un prequel , "Gli dei dell'arena", proprio per tamponare la forzata assenza del protagonista.

Arrivato al grande successo di pubblico quando era ancora un attore semi-professionista, Whitfield lavorava ancora come ingegnere e ispettore edile quando fu chiamato dalla produzione di Spartacus, come ricordava il video di backstage utilizzato per il lancio pubblicitario della serie.

Nativo del Galles, prima di approdare in Usa, aveva avuto esperienze di recitazione 'saltuariè pur con una solida base teorica maturata alla Screenwise Film & TV School for Actors di Sydney, dove la famiglia si era trasferita.

Aveva debuttato come attore in un episodio della serie televisiva australiana "All Saints" ottenendo successivamente il ruolo principale nel film "Gabriel  -  La furia
degli angeli". La sua carriera continua tra alti e bassi con diverse partecipazioni televisive in patria e in particolare nella serie "Le sorelle McLeod", dove viene notato e scritturato per impersonare il guerriero trace con gli occhi di ghiaccio.

Un fisico asciutto e magrolino che in pochi mesi, stressato da allenamenti, deve mettere su una muscolatura da culturista, come confessa lo stesso Whitfield nel video di backstage di Spartacus; un fisico che non oscura un volto intenso ed espressivo e due occhi magnetici, che spicca nel cast di superuomini e attori di esperienza, come John Hanna .

Che le sue condizioni di recente si fossero aggravate, era noto già prima dell'estate: la conferma con la scelta della Starz Production di sostituirlo nella seconda stagione col l'attore australiano (vagamente somigliante) Liam McIntyre.
La parola fine "In una bella mattina di sole, a Sydney, circondato dalla sua famiglia, tra le braccia di sua moglie." "Il nostro bello e giovane guerriero Andy Whitfield ha perso i suoi 18 mesi di battaglia contro il linfoma", ha annunciato alla stampa la moglie Vasti, madre dei due figli dell'attore.

Pochi minuti dopo la diffusione della notizia in rete il profilo Facebook dell'attore contava già migliaia di messaggi di cordoglio: "Sei stato un grande! Verrai ricordato sempre come un grande Guerriero! Ciao Spartacus! ci mancherai", scrive un fan italiano. E ancora: "Rest In Peace, Andy. You were a big warrior".
(12 settembre 2011)


Que? murio el protagonista del  la serie spartacus
Quien? Andy Whitfield
Como? De cancer
Cuando? 12 de Septiembre de 2011
Donde ? Sydney



martes, 13 de septiembre de 2011

Addio a Andy Whitfield Spartacus sconfitto dal cancro.

E' morto a soli 39 anni il protagonista della prima stagione della serie tv "Spartacus - Sangue e Sabbia", in cui l'attore gallese naturalizzato australiano interpretava il famoso guerriero trace diventato gladiatore.

È morto a soli 39 anni dopo 18 mesi di battaglia contro il più insidioso dei nemici. Un cancro ha stroncato la vita e la carriera di Andy Whitfield, il più recente Spartaco televisivo, protagonista della prima stagione dell'omonima serie prodotta da Sam Raimi per Starz, una versione delle vicende dei gladiatori di Capua in chiave graphic novel (e totalmente infedele alla storia), che tanti telespettatori ha appassionato anche in Italia.

Whitfield, a cui era stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin nel marzo del 2010, aveva abbandonato la serie poco prima dell'avvio delle riprese della seconda stagione, costringendo la produzione, fermamente intenzionata ad aspettarlo, ad approntare in fretta e furia un prequel , "Gli dei dell'arena", proprio per tamponare la forzata assenza del protagonista.

Arrivato al grande successo di pubblico quando era ancora un attore semi-professionista, Whitfield lavorava ancora come ingegnere e ispettore edile quando fu chiamato dalla produzione di Spartacus, come ricordava il video di backstage utilizzato per il lancio pubblicitario della serie.

Nativo del Galles, prima di approdare in Usa, aveva avuto esperienze di recitazione 'saltuariè pur con una solida base teorica maturata alla Screenwise Film & TV School for Actors di Sydney, dove la famiglia si era trasferita.

Aveva debuttato come attore in un episodio della serie televisiva australiana "All Saints" ottenendo successivamente il ruolo principale nel film "Gabriel  -  La furia

degli angeli". La sua carriera continua tra alti e bassi con diverse partecipazioni televisive in patria e in particolare nella serie "Le sorelle McLeod", dove viene notato e scritturato per impersonare il guerriero trace con gli occhi di ghiaccio.

Un fisico asciutto e magrolino che in pochi mesi, stressato da allenamenti, deve mettere su una muscolatura da culturista, come confessa lo stesso Whitfield nel video di backstage di Spartacus; un fisico che non oscura un volto intenso ed espressivo e due occhi magnetici, che spicca nel cast di superuomini e attori di esperienza, come John Hanna .

Che le sue condizioni di recente si fossero aggravate, era noto già prima dell'estate: la conferma con la scelta della Starz Production di sostituirlo nella seconda stagione col l'attore australiano (vagamente somigliante) Liam McIntyre.
La parola fine "In una bella mattina di sole, a Sydney, circondato dalla sua famiglia, tra le braccia di sua moglie." "Il nostro bello e giovane guerriero Andy Whitfield ha perso i suoi 18 mesi di battaglia contro il linfoma", ha annunciato alla stampa la moglie Vasti, madre dei due figli dell'attore.

Pochi minuti dopo la diffusione della notizia in rete il profilo Facebook dell'attore contava già migliaia di messaggi di cordoglio: "Sei stato un grande! Verrai ricordato sempre come un grande Guerriero! Ciao Spartacus! ci mancherai", scrive un fan italiano. E ancora: "Rest In Peace, Andy. You were a big warrior".


 

jueves, 1 de septiembre de 2011

Italia ... Valle d'Aosta

      Storia
Dopo la conquista da parte delle truppe romane ai danni dei Salassi, la popolazione celtica che abitava la Valle d'Aosta in epoca antica, fu fondata Augusta Prætoria Salassorum, l'odierna Aosta. Aosta è la città al mondo in cui è stato ritrovato il maggior numero di reperti di epoca romana dopo Roma e Pompei, il che le vale il titolo di "Roma delle Alpi".
La regione fece in seguito parte del regno dei Franchi, dell'impero carolingio, e del regno di Borgogna. Dal 1032 entrò nell'orbita dei Savoia prima come parte della Contea di Savoia, poi Ducato di Savoia e dal 1720 parte del Regno di Sardegna fino alla nascita del Regno d'Italia, nel 1861. Ha fatto parte del primo Impero francese, dal 1800 al 1814, costituendo l'"Arrondissement d'Aoste". 


     Popolazione.
La Valle d'Aosta ha una popolazione di circa 125.000 abitanti. Vista la natura montuosa del territorio, risulta essere non solo la regione meno popolata d'Italia, ma anche quella con minore densità di popolazione. Infatti ci sono solo 38 abitanti per km². La distribuzione degli abitanti è assai irregolare: più di un terzo si concentra nella piana di Aosta ("Plaine aostoise") e nei comuni limitrofi. Buona parte della popolazione abita nei maggiori centri della media e bassa valle, mentre le valli minori si sono notevolmente spopolate, eccetto i centri turistici principali.

L'economia della Valle d'Aosta si basa soprattutto su tre attività principali:l'agricoltura, l'allevamento e il turismo.
In particolare, l'autonomia conferita dallo statuto speciale ha ripercussioni rilevanti sulla gestione dell'economia locale e delle finanze, che sono controllate a livello regionale, con una partecipazione pressoché nulla da parte del governo centrale italiano. Riguardo l'agricoltura si coltivano mele, pere, segale, uva e patate. Sviluppato è l'allevamento di bovini con ottimi risultati quindi sui formaggi e sui salumi.



     Religione.
La maggioranza della popolazione, sia italofona che francofona, è di religione cattolica romana. La messa viene celebrata in lingua italiana o francese (la liturgia in dialetto valdostano non è nota), come effetto del separatismo linguistico. La comunità giudaica più importante è quella di Aosta (falcidiata negli ultimi anni della seconda Guerra Mondiale dai nazisti,) dove è presente una sinagoga e alla quale fanno capo tutte le famiglie giudaiche della regione. Ad Aosta si trova invece il più grande cimitero giudaico della regione.
Con l'immigrazione sono giunte anche persone di fedi orientali e cristiano-ortodosse (una comunità russo-ortodossa storica è presente ad Aosta), ma la parte più rilevante è costituita dagli islamici magrebini che probabilmente superano le 500 unità rendendo la comunità islamica la più numerosa tra le fedi minoritarie. Non sono ancora presenti luoghi di culto stabili per musulmani.

     Cultura.
Il nome Valle d'Aosta (o Val d'Aosta) ha una derivazione storico-geografica. Valle come il territorio che caratterizza la regione e Aosta che deriva dal nome dell'accampamento romano Augusta Praetoria, chiamato così in onore dell'imperatore Ottaviano Augusto.
Anche se il francese ha uno statuto ufficiale nella regione, il dialetto parlato quotidianamente è da considerarsi francoprovenzale, con alcune influenze celtiche nel lessico, derivate dalla lingua di ceppo celtico dei Salassi.
L'alta valle del Lys rappresenta un'eccezione, con il suo dialetto di origine tedesca alemanna (Walser) di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité e Issime.

     Castelli.
Castelli in Valle d'Aosta sono particolarmente numerosi ed importanti.
Storicamente i castelli hanno subito un'evoluzione. All'inizio avevano prettamente uno scopo difensivo (così si presentano le Torri dell'inizio del secondo millennio). In epoche successive, essi concorsero per lo più a dimostrare la potenza e ricchezza del proprietario: con queste caratteristiche si presentano il castello di Fénis e quello di Issogne. Nel XIX secolo, il castello diventa un ricordare glorie antiche (così si presenta il Castello Savoia).
 

      Santuari.
I santuari sparsi per la valle testimoniano la fede dei valdostani trasmessa per secoli:

    Santuario dI Cunéy nel Vallone di Saint-Barthélemy.


    Santuario di Vourry nel comune di Gaby.

    Notre-Dame de Guérison nel comune di Courmayeur.
    Santuario di Machaby nel comune di Arnad.
    Santuario di Fonteinte nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses.
    Santuario di San Grato nel comune di Valgrisenche.
    Santuario del Miserin nel comune di Champorcher.